Il compito non era facile per Matteo Berrettini, costretto dal tabellone a superare il giustiziere di Sua Maestà Roger Federer per raggiungere la finale del Rolex Shanghai Masters, penultimo Atp Masters 1000 della stagione. Purtroppo il campione azzurro non è riuscito nell’impresa, cedendo in due set al numero sei del ranking e testa di serie numero cinque Alexander Zverev con il punteggio di 6-3 6-4. Eppure, la sua è stata una sconfitta dolce, visto che oltre a essere diventato il nuovo numero uno del nostro tennis è ora a un passo dalle ambitissime Atp Finals di Londra.
La finale sarà Medvedev-Zverev
Il tedesco troverà in finale quel Daniil Medvedev che lo precede nella classifica ATP. E che come lui ha saputo farsi strada superando uno dei tanti ossi duri presenti in tabellone. Nello specifico, il greco Stefanos Tsitsipas che aveva già eliminato Novak Djokovic dando al torneo un’aura di imprevedibilità che ci aveva fatto sperare.
Non capita spesso di veder cadere dei veri e propri giganti del circuito come lo svizzero (poche volte così nervoso in campo) e il serbo, soprattutto considerata l’assenza di Rafa Nadal. Per di più in una edizione che ci ha regalato quattro semifinalisti tutti Under 23. Qualcosa di inedito in un torneo di questa categoria e che non si verificava dal 1999, ad Amburgo.
La strada verso Parigi
In attesa dell’ultimo atto, che vedrà gli azzurri spettatori, le aspettative degli appassionati sono già rivolte al Master di Parigi in programma dal 26 ottobre al 3 novembre prossimi. Sarà lì che Berrettini e Fabio Fognini (sconfitto proprio da Medvedev qualche giorno fa) si giocheranno le loro ultime chance di entrare tra gli otto tennisti che parteciperanno alle Finals di novembre.
Ovviamente, il romano parte avvantaggiato. Grazie anche ai 360 punti guadagnati per la prima semifinale di un Masters 1000 mai disputata, che lo issano fino all’ultima posizione disponibile, l’ottava. Ma con soli 60 punti di distacco su Bautista Agut che segue. Da lunedì sarà 11º nella graduatoria Atp – risultato storico – ma attenzione ad abbassare la guardia. Perché a parte il connazionale sanremese, alle sue spalle ci sono ancora Goffin, Nishikori (sempre che recuperi dall’infortunio) e Monfils che sperano e saranno pronti a tutto per strappargli il tanto agognato biglietto per Londra.