Tutto chiuso fino al 3 maggio. E se la Serie A ripartisse il 4 maggio? Mentre il premier Giuseppe Conte ha prorogato le misure fino al mese prossimo per l’emergenza Coronavirus, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha parlato a tutte le 211 federazioni del mondo. Figc compresa. “Nessuna partita vale il rischio di una sola vita”. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha inviato una lettera al presidente del Coni, Giovanni Malagò, in cui chiede però di attivare le federazioni affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza”. Quel “presumibilmente” è la grande novità, che fa da sponda alle dichiarazioni di Gabriele Gravina, numero uno della Figc: “Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato, nel rispetto della salute di tutti”.
Prima i test di fine aprile
Il prossimo passo? I test e gli esami previsti dal comitato scientifico della Figc. Avverranno a fine aprile, anche per questo i club si sono già attivati richiamando i giocatori stranieri rientrati nei rispettivi Paesi. Mentre è difficile che tale protocollo possa estendersi alla Serie B e alla Lega Pro, saranno monitorati anche i giovani delle Primavere della Serie A: se un calciatore della prima squadra risulterà positivo, i club potranno attingere proprio dal vivaio.
In campo dal 30 maggio al 2 agosto
Sulle tempistiche, comunque, la ripresa del campionato oscilla tra il 30 maggio e il 6 giugno. Si punterà a tornare in campo il prima possibile: ci sono da disputare 12 giornate più 4 recuperi. Lo svolgimento del torneo fino alla fine servirà a evitare cause infinite e fallimenti. Il campionato finirebbe il 2 agosto giocando tre volte alla settimana alle 21. Ovviamente a porte chiuse e con tamponi e test sierologici per tutti.
“La decisione spetta alla Figc”
Il presidente del Coni Malagò, in un’intervista a Radio Radio, ha ricordato che “sarà la Figc a prendere le decisioni sul campionato”, come da regolamento. Per lui “ci sono i tempi per riprendere, ma deve andare tutto bene. La certezza di finire però non la dà nessuno”. Di sicuro, ha sottolineato Malagò, “molto dipenderà dal primo Dpcm che consentirà la ripresa degli allenamenti e con il governo i contatti sono costanti, non solo per le sorti della stagione in corso”. Anche perché chiudere anticipatamente la stagione 2020-21 provocherebbe ricorsi e stalli che condizionerebbero la ripresa della prossima.
Gomez: “Sarà dura tornare in campo”
“Quando riprenderemo a lavorare sul campo, dopo più di due mesi senza nemmeno una partitella, sarà dura”. Lo ha detto Alejandro Gomez, capitano dell’Atalanta, durante un allenamento individuale ma in video (grazie a Perform) con l’ex compagno Andrea Petagna e l’ex preparatore atletico nerazzurro (ora al Frosinone) Francesco Vaccariello. “Sarà difficile allenarsi in estate, con 30 gradi, non ci siamo abituati. Non si sa nemmeno cosa mangiare a cena, anche se un calciatore sa che deve regolarsi. Essendo sempre chiusi viene la tentazione di aprire il frigo ogni dieci minuti”.