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Maurizio Sarri ha rotto il silenzio e ha parlato della sua esperienza alla Juventus, che ha definito un errore. Il tecnico della Lazio, intervistato da Repubblica, ha spiegato le ragioni del suo fallimento a Torino e ha elogiato la sua attuale squadra, che sta lottando per raggiungere le prime quattro posizioni in campionato.
“La Juve è stata un errore, lo ammetto. Sono andato lì con l’idea di cambiare qualcosa, ma mi sono reso conto che non volevano cambiare. Era una squadra abituata a vincere e che non sentiva la necessità di evolvere. Io invece sono un allenatore che ama sperimentare e innovare. Non c’è stata sintonia, né con la società, né con i giocatori, né con i tifosi. Mi sono sentito fuori luogo, non ho mai avuto il feeling giusto”, ha confessato Sarri, che ha vinto lo scudetto con la Juve nel 2020, ma è stato esonerato dopo l’eliminazione dalla Champions League contro il Lione. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Il paragone con la Lazio
Sarri ha poi paragonato la sua esperienza alla Juve con quella alla Lazio, dove è arrivato quest’estate dopo un anno di pausa. “La Lazio è diversa, è una squadra che ha voglia di crescere e di migliorare. C’è un progetto ambizioso, ma anche realistico. I giocatori sono motivati e seguono le mie idee. Il presidente Lotito mi ha dato fiducia e mi ha lasciato lavorare con tranquillità. I tifosi mi hanno accolto bene e mi sostengono. Mi sento a casa, mi diverto e mi emoziono”, ha affermato Sarri, che ha portato la Lazio al secondo posto in classifica nella passata stagione.