x

x

Vai al contenuto

Running, gli errori più comuni dei principianti

runners

Lo sport è una vera e propria fonte di benessere. Oltre a favorire il miglioramento fisico giova anche alla mente purché, ovviamente, venga praticato in maniera corretta. Spesso però si prende la questione con troppa leggerezza senza valutare i possibili rischi sulla salute. Mai sottovalutare, ad esempio, l’importanza dell’abbigliamento. Non è una questione estetica ma di funzionalità e di sicurezza. Soprattutto i runner alle prime armi dovrebbero prestare la massima attenzione a cosa indossano e alle modalità con cui si approcciano alla corsa onde evitare di commettere errori banali che potrebbero causare infortuni anche gravi. Come comportarsi dunque? Ce lo spiega il Dott. Luigi Valeo, specialista in ortopedia e traumatologia ed esperto nel trattamento delle patologie del ginocchio.

Vuoi arrivare all’appuntamento con la corsa preparato? Ecco 10 libri da leggere

Runner, gli errori da evitare

Nell’ambito della corsa, ad esempio, la scelta della scarpa riveste un ruolo di grande importanza. Anche se non esiste la scarpa perfetta, esiste sicuramente la scarpa giusta” – precisa il Dott. Valeo. Bisogna quindi scegliere una calzatura comoda in grado di soddisfare le proprie esigenze. I fattori da considerare nella scelta delle scarpe sono vari. Si va dal peso corporeo, che può essere leggero (fino a 65 kg) medio (fino a 75 kg) o elevato (oltre 75 kg), alla frequenza con cui si corre e, ovviamente, al tipo di terreno prescelto (sterrato, strada, campestre o misto). Altro fattore determinante è considerare il proprio appoggio plantare.

Come fare? Basta analizzare la suola delle proprie scarpe e vedere in quali parti si consuma maggiormente. Il peso del corpo, durante l’appoggio, si scarica sul terreno e l’arco plantare tende a cedere verso l’interno. Questo effetto, noto come ‘pronazione fisiologica’, è caratteristico dell’appoggio ‘neutro’. Quando però questo effetto è accentuato, l’appoggio è detto ‘iperpronato’. Al contrario, se l’effetto avviene nella parte esterna del piede, parleremo allora di ‘supinazione’. Questi differente tipi di appoggio richiedono l’utilizzo di una scarpa specifica (neutra, pronatrice e supinatrice) al fine di limitare il difetto e garantire al piede il miglior sostegno possibile. E, ovviamente, a evitare spiacevoli traumi.

Riscaldamento, sempre e comunque

Una volta individuato il necessaire, è possibile iniziare l’allenamento. Spesso però, per mancanza di tempo o per pigrizia, si inizia a correre senza riscaldarsi. Sbagliato. Esistono degli step fondamentali che non si dovrebbero mai saltare: uno di questi è lo stretching. A cosa serve? Ad aumentare l’elasticità e la resistenza muscolare. Non solo, aiuta inoltre a prevenire una serie di infortuni che interessano in primis muscoli e tendini. Essere costanti permette di ottenere buoni risultati ma non bisogna pretendere troppo dal proprio fisico. Infatti, se essere sedentari è controindicato, esagerare con l’allenamento non è da meno: può condurre a infortuni spesso cronici. La zona maggiormente interessata è quella del ginocchio.

Molto comune è la sindrome femoro-rotulea caratterizzata da un forte dolore anteriore al ginocchio causato da uno scorrimento anomalo della rotula nel suo “binario”. Può portare, se non trattata, ad artrosi femoro-rotulea. Non è da meno la tendinite rotulea in cui il dolore si manifesta a livello del tendine, in particolare durante le prime fasi dell’attività sportiva.

[amazon_link asins=’B0765PF285′ template=’template-custom’ store=’sport0102-21′ marketplace=’IT’ link_id=’968b94f3-2fdd-4431-990e-e2e943ef94f4′]

Non sai quali scarpe scegliere? Ecco 1o modelli da running da prendere in considerazione

Correre sì, ma senza esagerare

Nella lista delle minacce figurano anche le lesioni legamentose e meniscali (legamenti crociati, legamenti collaterali, menisco interno o esterno). Quando si manifestano? Soprattutto dopo un trauma distorsivo. Il dolore in questi casi è immediato, spesso con conseguente gonfiore articolare. Ci sono poi infortuni che riguardano altri distretti come la fascite plantare, la tendinopatia Achillea e ancora lombalgie, lesioni muscolari fino ad arrivare a fratture da stress.

Il consiglio per tutti i runner è quello di imparare ad ascoltare i segnali che il corpo ci invia in quanto potrebbero preannunciare qualcosa di importante. “Un consulto con uno specialista dovrebbe essere il primo passo da compiere per scongiurare complicazioni che, in alcuni casi, potrebbero portare anche a interrompere, provvisoriamente, l’attività fisica” – suggerisce l’esperto. Prevenire, come si dice, è sempre meglio che curare.

[amazon_link asins=’B018SK51CK’ template=’template-custom’ store=’sport0102-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f8f4506c-4ee0-4af7-b8e2-7c1c541e8de6′]

Argomenti