Ristrutturazione di San Siro, epilogo negativo per la vicenda dello stadio di Milano: Inter e Milan hanno detto no alla proposta del sindaco meneghino Beppe Sala. Il sindaco ha incontrato stamattina i vertici dei due club, dopo aver promosso con forza l’ammodernamento dello stadio “Meazza”, coinvolgendo anche i consulenti di WeBuild, i quali hanno presentato uno studio di fattibilità a giugno.
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, era assente per ragioni personali e di salute; al suo posto c’era l’amministratore delegato Giorgio Furlani. Per quanto riguarda l’Inter, c’erano l’amministratore delegato corporate Alessandro Antonello, accompagnato dai rappresentanti di Oaktree, Katherine Ralph e Carlo Ligori. Oltre alla riqualificazione del vecchio San Siro, sono state discusse altre opzioni. L’Inter è aperta a diverse soluzioni, inclusa l’area di Rozzano, mentre il Milan preferisce procedere con i lavori a San Donato per un nuovo impianto.
Al termine dell’incontro, il sindaco Sala ha confermato la decisione dei club: “È appena terminato l’incontro con le due squadre, presenti sia il management che i rappresentanti delle proprietà . Noto che anche con la nuova proprietà dell’Inter l’accordo e l’unità di intenti delle squadre è molto forte. Ed è una cosa positiva in sé – riporta Calcio e Finanza -. Le due squadre hanno fatto lunghe analisi di fattibilità tecnico ed economiche rispetto alla ristrutturazione di San Siro, partendo da WeBulid ma cercando di ficcare le ipotesi realistiche di ristrutturazione. Sono arrivate alla conclusione che non è ristrutturabile, o per lo meno a costi accessibili e che quindi non considerano l’ipotesi San Siro come si era pensato negli ultimi mesi fattibile. La loro proposta è di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro. Processo molto lungo”.