Ranieri debutta stasera all’Olimpico contro l’Empoli ma in realtà parliamo più di un ritorno e non proprio di una prima volta di lusso. L’allenatore ed ex calciatore ha infatti esordito come sportivo proprio nella Roma nel 1973 durante la prima stagione da professionista, a Roma ha allenato dopo aver chiuso la propria carriera di calciatore nel Palermo e in seguito a una lunga militanza in Calabria.
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Ranieri: il profilo dell’ex difensore e allenatore
Romano di Roma, 67 anni, testaccino, soprannominato nel quartiere Er Fettina per via del padre macellaio, nella sua carriera di allenatore cominciata nel Vigor-Lamezia, proseguita per il Cagliari, il Napoli, la Fiorentina, la Roma, la Grecia, è soprattutto entrato nella storia del calcio con la vittoria del Leicester City nella Premier. Un’impresa giudicata come assolutamente impossibile proprio per la condizione di partenza della squadra; di certo non tra le più forti del circuito.
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A Roma nel 2009 aveva vinto il suo primo derby da allenatore e già nel 2011 lasciava la squadra per fare posto a Vincenzo Montella.
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Dopo essere passato all’Inter è la prima volta che Ranieri torna in serie A avendo militato negli ultimi anni nel Nantes e nel Fulham.
Ma questo esordio-non esordio non sarà semplicissimo. Arriva dopo l’esonero un po’ preventivato ma non per questo meno doloroso di Eusebio Di Francesco quando l’umore dei tifosi non è proprio al massimo e persino Monchi ha lasciato Casa Roma. Dal canto suo Ranieri ci tiene a definirsi ‘lo straniero’ quello che viene da fuori e pur conoscendo da vicino la squadra ora viene catapultato in una realtà che non gli è vicina da tempo.
Pochi biglietti venduti ma chiama a sé i tifosi
Nel frattempo il match di questa sera ha fatto registrare solo 6 mila biglietti venduti e anche se la serata del lunedì nel posticipo e la squadra avversaria possono spiegare in parte la disaffezione del pubblico, sembra proprio che il percorso di Ranieri parta in salita. Ci sarà Zaniolo, solo convocato per ora, ma non gli squalificati Dzeko, Kolarov e Fazio e De Rossi, Manolas, Pellegrini, Under e Pastore infortunati.
In conferenza stampa ha promesso di pensare alla difesa, troppi i gol presi rispetto a quelli segnati e di ‘aggrapparsi ai tifosi’ perché nel ‘ritorno a Roma c’è sempre qualcosa di speciale’. ‘Io che arrivo da fuori penso che la Champions è a due passi. Il pubblico deve capire che questi ragazzi sono in difficoltà e vogliono sentirsi benvoluti. Da solo non ce la faccio. Con l’aiuto del pubblico già mi sento più sicuro. Se il pubblico romano soffia dietro tutto può accadere’.