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Milan, firmato il primo accordo per il nuovo stadio a San Donato

Il Milan avrebbe firmato il primo accordo formale con la società Sportlifecity per la realizzazione del nuovo stadio a San Donato. Un primo passo importante

Nuovo stadio Milan. Secondo quanto riportato da ‘Il Cittadino’, il Milan ha concluso il primo accordo ufficiale con l’azienda Sportlifecity per avviare la costruzione dello stadio a San Donato, nell’area di San Francesco. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di un progresso preliminare e non ancora definitivo. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

MILAN, ITALY – MAY 20: An AC Milan branded corner flag is seen in a general view of the stadium as players and officials observe a minute’s silence in memory of the victims of the recent flooding in the Emilia Romagna region of Italy, prior to the Serie A match between AC MIlan and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on May 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Nuovo stadio Milan, avanti su San Donato

L’accordo firmato dovrebbe prevedere un’intesa preliminare tra privati per la cessione del pacchetto di permessi urbanistici. Il piano contemplerebbe la creazione di una grande struttura sportiva del valore approssimativo di 150 milioni di euro su un’area di circa 300.000 metri quadrati nell’area di San Francesco. Attualmente, il comune non si è ancora pronunciato ufficialmente su questa questione, come riportato da Il Cittadino. Tuttavia, è importante sottolineare che questa non rappresenta una decisione definitiva, ma piuttosto un passo che tiene aperta l’opzione di San Donato, senza escludere altre possibilità differenti.

Nuovo stadio, la posizione di Sala

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha preso la parola ieri durante una sessione del Consiglio Comunale, e secondo quanto riportato dal Corriere di Milano questa mattina, ha adottato un tono piuttosto severo riguardo alla questione del nuovo stadio condiviso tra Milan e Inter. “Non avete fatto una proposta sensata in due anni e mezzo, se l’avete qualcuno si alzi in piedi ora e dica che c’è una proposta e che venga condivisa dalle società. Io non l’ho sentita in due anni e mezzo”.

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