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Acerbi-Milinkovic-Immobile, la spina dorsale che sostiene il sogno scudetto della Lazio

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Un’aquila nel cielo. La Lazio vince lo scontro diretto contro l’Inter e si accoda alla Juventus, lontana un solo punto. I nerazzurri, passati in vantaggio con Ashley Young a fine primo tempo, si fanno rimontare nella ripresa. Di fatto, il copione del derby col Milan, ma questa volta nel ruolo degli sconfitti. Una brutta seconda parte di gara, senza idee e senza coraggio: Conte aspetta lo svantaggio prima di buttare nella mischia Eriksen, concedendogli solo un quarto d’ora. E la Lazio, un girone dopo il ko di San Siro, si vendica e si conferma miglior difesa del torneo e 2° miglior attacco, tutto il necessario per continuare a cullare il sogno scudetto. Fuori dalla Coppa Italia, fuori dall’Europa, Inzaghi ha messo Sarri nel mirino.

Lazio da paura: 49 punti su 57

Il 25 settembre 2019 la Lazio cade a San Siro, punita dal gol di D’Ambrosio. Sul risultato pesa probabilmente la scelta di Simone Inzaghi di escludere dalla formazione titolare Ciro Immobile, per motivi disciplinare. Il suo ingresso nella ripresa non cambia l’esito e i biancocelesti conoscono la loro seconda sconfitta in campionato nel giro di dieci giorni, dopo quella con la Spal. Ad oggi, gli unici due ko. Da quell’1-0 di Milano, la squadra di Inzaghi ha messo insieme 49 punti in 19 giornate. Quindi, lasciando per strada appena 8 punti.

 

 

Certo è che la Lazio resta una outsider: la Juventus è la favorita per la conquista del titolo. Lo sottolinea anche il tecnico: “Non abbiamo l’obbligo di vincere lo scudetto, guardando la classifica è normale cominciare ad avere pressione. Adesso siamo lì e dobbiamo rimanerci, sapendo che ogni domenica la Serie A crea sempre tantissime insidie. Abbiamo fatto un’ottima partita contro una squadra forte, che ne aveva persa solo una in 24 gare”.

Gli uomini chiave della Lazio

Sergej Milinkovic-Savic è stato decisivo nella partita contro l’Inter, segnando il 2-1 e giganteggiando in mezzo al campo. Oltre al serbo, Inzaghi ha avuto risposte positive da quelle che ormai sono due vere e proprie garanzie: Ciro Immobile e Francesco Acerbi. Il primo ha segnato il gol numero 26 (il decimo su rigore) in campionato, mentre il secondo ha vinto il duello con De Vrij in qualità di miglior centrale della stagione. Il tutto davanti a Roberto Mancini: buone notizie per la Nazionale, in vista di Euro 2020.

Inter, dopo il derby due sconfitte

Il secondo tempo contro il Milan aveva dato entusiasmo a tutto l’ambiente nerazzurro. La realtà, però, dice che a quel 4-2 hanno fatto seguito due sconfitte consecutive. Prima quella interna in Coppa Italia, contro il Napoli (0-1), poi quella dell’Olimpico contro la Lazio. Un doppio ko amaro, che ha visto soprattutto la sterilità offensiva di Lukaku e Lautaro Martinez. Nonostante tutto, a detta di Antonio Conte, “la prestazione della squadra c’è stata. Non mi è piaciuto il risultato e il modo con cui abbiano regalato due gol alla Lazio. Bisogna continuare a migliorare e lavorare per affrontare queste situazioni ed essere un po’ più sereni”.

 

 

L’allenatore parla di percorso di crescita, dato che la Lazio è la stessa da quattro anni mentre la nuova Inter è stata costruita negli ultimi sei mesi. “Veniamo da altre prestazioni in cui eravamo in vantaggio e ci siamo fatti rimontare, vedi a Barcellona o col Dortmund. Erano partite che avevamo in pugno e poi le abbiamo perse. ma stiamo facendo un percorso e comunque ci deve rendere orgogliosi essere arrivato a questo scontro con la Lazio. Ci dobbiamo impegnare se vogliamo dire la nostra a questi livelli”.

Contro la Samp toccherà a Eriksen

L’Inter ripartirà domenica 23 febbraio contro la Sampdoria, nel posticipo. La squadra di Ranieri ha perso 1-5 in casa contro la Fiorentina e andrà a San Siro a cercare punti preziosi per la salvezza. Potrebbe servire un giocatore abile nel palleggio, in grado di mandare in porta gli attaccanti: nella sconfitta contro la Lazio, infatti, è mancata precisione nell’ultimo passaggio. Christian Eriksen potrebbe dunque essere riproposto dal primo, con Lautaro e Lukaku. Anche perché l’Inter potrebbe ritrovarsi a dover inseguire Juventus e Lazio anche al termine del prossimo turno: i bianconeri saranno di scena a Ferrara contro la Spal, i biancocelesti saranno invece ospiti del Genoa. I nerazzurri, dunque, dovranno fare i conti con la pressione e l’obbligo di fare risultato per non perdere ulteriore terreno. In fondo, Juve e Lazio sono lontane rispettivamente tre e due punti.