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L’allenamento di ‘Masha’, quel corpo bionico spinto al limite

Maria Sharapova

Tendini, muscoli, reattività, forza. Di solito l’alfabeto del campione di tennis si esprime in questa maniera. Non fa differenza in questo senso l’allenamento di Masha, al secolo Maria Sharapova, atleta russa in questi giorni a Cincinnati sconfitta però presto dalla Barty, la cui parabola di trionfi e stop è molto nota. Qualche dato per capirne la carriera folgorante.

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Un po’ di storia

Classe 1987, una delle dieci giocatrici della storia del tennis ad aver completato il Career Grand Slam (ossia ha vinto almeno una volta tutti e quattro i tornei dello Slam, i più difficili e ambiti), trovata positiva al doping nel 2016, quindi stoppata per un anno e tre mesi. Ma poi ci sono la rivalità con Serena Williams, e nuovi momenti di fermo come l’infortunio alla spalla nel 2008. Insomma Masha è una giocatrice che ha saputo fermarsi ma mai arrendersi. Sicuramente però è un’atleta che è dovuta ritornare in forma più volte. Per questo il suo training è al centro di grandi curiosità e attenzione. Scopriamo i dettagli di un allenamento estremo e hard in tanti aspetti. E mentre osserviamo da vicino la sua preparazione atletica, nel frattempo si vocifera di un suo possibile ritiro a fine stagione. Ma è difficile fare previsioni con la tennista delle sorprese per antonomasia.

L’allenamento di Masha, pesi e contropesi per allenare il corpo al massimo

In un video dell’aprile 2019 lei stessa si fa riprendere mentre è in campo a sudare e svela in quell’occasione cosa si nasconde dietro il suo corpo in grado di reggere ore di dritti e rovesci. Masha appare trainata da una corda e da un peso che accrescono il carico del suo allenamento sul campo. La si vede mentre fa slalom tra i birilli migliorando gli scatti laterali, poi si sposta in palestra in compagnia di un bilanciere molto voluminoso. In altri momenti, sempre diffusi su Instagram, ci sono affondi, addominali in sospensione e ovviamente tanta grinta. A Maiorca solo qualche settimana fa si allenava con i temuti e allo stesso tempo apprezzati slider; dischetti usati per destabilizzare il corpo durante gli esercizi e gli squat con lo scopo di rinforzare la muscolatura interna.

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Poi ovviamente c’è l’aspetto mentale, ovvero la voglia di vincere a fare il resto e il suo impatto su ogni vittoria. Perché Masha, come racconta lei stessa nella sua biografia Unstoppable, Inarrestabile, uscita da un paio di anni, ha fin dall’inizio rincorso la top del ranking, ossia Serena Williams dimostrando così carattere e ambizione granitica, al di là di un fisico molto preparato.

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