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Juventus, derby in vista. Sarri: “Mi aspetto un Torino da battaglia. Pjanic in dubbio. E il Var così non mi piace”

“Mi aspetto un Torino dalle grandissime motivazioni, un Toro da battaglia”. Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, si immagina il suo primo derby piemontese. “Bisogna portare grandissimo rispetto a Mazzarri per le esperienze che ha fatto. Ho grande considerazione di lui, sta facendo un bel ciclo col Torino”, spiega il tecnico. “Vivrò questa vigilia di derby con serenità, consapevole che si tratta di una partita speciale. Per noi – prosegue – sarebbe importante mantenere la partita sui binari adatti alle nostre caratteristiche”.

Sul recupero di Miralem Pjanic, il tecnico bianconero non si sbilancia: “Non so ancora se ci sarà domani”. Sul modulo con cui scenderà in campo la Juve, Sarri spiega: “Quando ci sono in campo Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala la soluzione ideale è giocare con il trequartista”.

Un ruolo che potrebbe ricoprire Aaron Ramsey, rientrato per uno spezzone nel finale contro il Genoa. “Ho visto bene Ramsey nell’ultimo periodo in allenamento, ma non so ancora quanto sia pronto per i 90 minuti”, dice il tecnico della Juve. Sempre a proposito dell’attacco, Sarri ricorda che “Gonzalo Higuain è un grande giocatore e, dopo un anno difficile, l’ho visto con motivazioni extra quest’estate. Sta dimostrando la sua qualità”.

De Sciglio al posto di Alex Sandro

Su chi può far riposare Alex Sandro, fin qui quasi sempre in campo, dice: “Dipende dalla partita, in allenamento stiamo provando più De Sciglio che Danilo sulla sinistra”. Tornando alla gara di domani, il tecnico bianconero dice: “In questo momento tutte le partite sono importanti, questa lo è sia per i punti in palio che per il fatto di essere una gara speciale. Spero ci aiuti a non avere cali mentali. È una partita che fa storia a se – ha proseguito -, indipendentemente dal momento della stagione e dagli ultimi risultati. Per loro può esserci una carica emotiva importante”.

“Al Var preferisco arbitri che arbitrino”

“Polemiche sul Var? Non è qualcosa su cui ho posto il mio pensiero fortemente. A me piace di più quando gli arbitri in campo arbitrano. Questa però è un’opinione strettamente personale, in questo momento le regole sono queste, anche se non tutte a mio modo di vedere condivisibili”. Regole che poi Sarri, con una battuta, ammette di non vere ben chiare. “Nonostante legga e mi informi, non ci capisco niente. Se mi chiedete se a me piace, vi dico di no, anche perché il Var era nato per ovviare errori macroscopici – dichiara – e se viene chiamato tre o quattro volte a partita mi sembra impossibile ci siano tanti errori macroscopici. All’estero viene usato diversamente”.