
Jannik Sinner ‘sconfitto’ al Roland Garros, scatta la ‘punizione’ per il campione. Nel cuore della stagione sulla terra rossa, tra aspettative, pressioni e qualche inciampo, c’è chi continua a tenere alto il nome del tennis italiano con grinta e determinazione. Ma non tutto fila sempre liscio, anche per chi è in cima al mondo. E quando si tratta di rimettersi in carreggiata, ogni dettaglio può cambiare l’umore del team.

Jannik Sinner, talento e resilienza
In un’annata che ha consacrato Jannik Sinner come numero uno del mondo, il tennista altoatesino continua a far parlare di sé per le sue straordinarie capacità tecniche e per un carattere forgiato tanto dalle vittorie quanto dagli ostacoli. Dopo un inizio di stagione brillante, Sinner ha dovuto affrontare uno stop forzato a causa di un fastidio all’anca che ha messo in discussione la sua presenza nei tornei primaverili più importanti. Ma la sua risposta è stata quella di sempre: forza d’animo e lavoro duro.
Il suo ritorno è stato accolto con grande attesa, e se da un lato ha dimostrato di non aver perso smalto, dall’altro ha dovuto incassare anche qualche delusione. Ma chi conosce Jannik sa che ogni caduta per lui è solo un’occasione per rialzarsi più forte.

Foro Italico, tra delusione e lotta
Al Foro Italico, nella bolgia del Centrale, Sinner ha incontrato un avversario ostico: Carlos Alcaraz. Il match è stato una vera battaglia, densa di tensione emotiva e colpi spettacolari, che si è chiusa con il punteggio di 7-6, 6-1 in favore dello spagnolo. Una sconfitta che ha bruciato, certo, ma che non ha incrinato l’animo competitivo dell’azzurro.
“È un processo,” ha dichiarato Sinner nel post partita, “sto lavorando per ritrovare le migliori sensazioni. Non è semplice, ma la stagione è lunga”. Parole che testimoniano una maturità crescente e una visione chiara del proprio percorso, anche quando le cose non vanno come previsto.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva