Il vero significato dell’inno dell’Inter
Come menzionato in precedenza, “C’è solo l’Inter” è sempre stato l’ino ufficiale anche dopo la nascita di “Amala“. Ad essere suonato a San Siro prima delle partite però era “Pazza Inter” per via del profondo legame affettivo che riponevano in esso i tifosi nerazzurri. L’arrivo di Conte ha aperto una sorta di nuova pagina dell’identità e della storia del club, che ha iniziato a battere un percorso fatto più di garanzie, risultati e costanza, piuttosto che di imprevedibilità e follia. A dirla tutta però, anche il testo dell’inno ufficiale ricalca alcuni tratti come la pazzia tipicamente associata ai colori nerazzurri. Il brano infatti si apre così: “E’ vero, ci sono cose più importanti di calciatori e di cantanti. Ma dimmi cosa c’è di meglio di una continua sofferenza“. Esplicita invece la dedica al vecchio vicepresidente Prisco, scomparso l’anno precedente rispetto all’uscita del brano: “E mi torna ancora in mente l’avvocato Prisco. Lui diceva che la serie A è nel nostro DNA. Io non rubo il campionato e in serie B non son mai stato“.