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Fulmine Zaniolo all’Olimpico anche grazie alla mamma Francesca

Zaniolo

Zaniolo è la star che è emersa da un weekend di Campionato intenso. Il centrocampista romanista classe 1999 ha segnato il suo secondo gol in A – in questa stagione nessun suo coetaneo ci è riuscito – nella partita contro il Torino. Lo ha segnato da terra, primo gol della partita, dopo un iniziale e rapidissimo tentativo andato a vuoto e la palla che torna indietro e lui, reattivo, che ci riprova e alla fine ce la fa.

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Zaniolo e la family con la mamma Francesca

I tifosi esultano e oggi le pagine dei quotidiani sportivi vanno a caccia di ogni dettaglio sulla sua vita. Nel ‘troppo amore’ dei tifosi, che speriamo non finisca per schiacciarlo, c’è posto non solo per le analisi tecniche ma anche per i dettagli sulla sua vita personale. Zaniolo ha 19 anni e una famiglia moderna che lo segue e lo incita.

La mamma Francesca Costa è a Roma con lui, dove gli fa da autista perché lui non ha la patente. Il padre Igor, ex calciatore della squadra La Spezia è rimasto nel comune spezzino dove gestisce un bar e insieme all’altra figlia della coppia, Benedetta. Nicolò ha un tatuaggio con scritto Family, perché come spesso capita nella storia dei grandi campioni il peso e il sostegno della famiglia nella carriera è fondamentale. Anche a distanza. Anzi, soprattutto a distanza.

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A Roma però c’è Francesca non Igor. Suo il compito di andare allo stadio a seguire le partite, come testimoniano gli scatti Instagram, con quel misto di eccitazione, paura, capacità di proteggere senza opprimere. Suo il compito di consigliare uno sportivo che sta imparando ora a volare alto, anzi altissimo.

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Chi è la mamma di Zaniolo

Una giovane mamma, circa quarant’anni, romana e romanista, che è la spalla di Nicolò e la sua Family in trasferta mentre il resto del nucleo rimane al Nord.

Anche perché in questo momento la pressione è grande e c’è il rischio di perdere la testa mentre lo sberleffo nei confronti dell’Inter, che lo ha ceduto alla Roma, è scatenato. C’è chi prende in giro il club avversario per la scarsa lungimiranza senza dimenticare che anche la Fiorentina (Primavera) lo ha ceduto all’Entella nel 2016. Oggi però è tempo per la cautela. Al massimo si festeggia un grande risultato e forse chissà anche un brillante futuro da costruire però partita dopo partita.