Il derby di Genova sarà un scontro salvezza tra due squadre che non hanno rispettato le attese di inizio stagione. Entrambe hanno cambiato allenatore, entrambe hanno una pesante differenza reti da -13, entrambe lottano per rialzarsi dopo una prima parte di campionato molto negativa. Le due squadre sono separate da un solo punto in classifica: la Sampdoria è 17esima con 12 punti, il Genoa 18esimo con 11.
Lo spettacolo sugli spalti di Marassi sarà come sempre da alta classifica. Due delle tifoserie più calde d’Italia una di fronte all’altra, un nuovo episodio dell’eterna sfida per il predominio cittadino. Per loro sfortuna, oltre ai vitali punti per allontanarsi dalla zona retrocessione c’è solo l’orgoglio campanilistico. Le squadre da scudetto sono ormai un ricordo per entrambe, ma al netto degli organici quest’anno ci si aspettava sicuramente un percorso meno tumultuoso su entrambe le sponde.
L’arrivo di Thiago Motta a Genoa
L’inizio del Genoa targato Aurelio Andreazzoli era sta molto incoraggiante: 3-3 spettacolare in casa della Roma e vittoria al Ferraris contro la Fiorentina. Quattro punti su sei e tanti complimenti a una squadra che giocava bene e divertiva. Ma era un fuoco di paglia, dato che nelle successive sei partite i rossoblu racimolano un solo punto. La sconfitta che fa saltare la panchina dell’ex tecnico dell’Empoli è quella di Parma, dove i liguri rimediano un pesante 1-5.
Cambio in corsa e ritorno di un grande ex: il 22 ottobre Thiago Motta viene presentato alla stampa. Tanta curiosità, soprattutto perché l’italo-brasiliano porta con sé un modulo rivoluzionare: il 2-7-2, nient’altro che un ben congeniato 4-3-3. L’effetto sorpresa però si esaurisce dopo una sola giornata. Il Genoa batte il Brescia in casa per 3-1, ma poi non riesce più a vincere. Seguono così altre sei partite, con soli 3 punti portati a casa.
A pesare sulle prestazioni c’è l’assenza di Kouamé, infortunatosi gravemente, ma anche un pessimo equilibrio tra i reparti che si traduce nelle peggiore difesa della Serie A con 30 gol subiti in 15 incontri. Se si incassano in media due gol a partita poi è difficile riuscire a portare a casa qualche punto.
La Samp all’aggiustatore Ranieri
Ma se il Genoa piange, la Samp certamente non ride. Partita con ben altre ambizioni, la squadra blucerchiata ha occupato a lungo l’ultimo posto in classifica. L’inizio di stagione della gestione Eusebio Di Francesco è stato infatti disastroso. Tre punti in sette partite è stato il misero bottino portato a casa dall’ex tecnico della Roma, esonerato a metà ottobre.
Al suo posto Claudio Ranieri, che in poco tempo è riuscito a risollevare la squadra e a portarla fuori dalla zona calda. Sembrava andare tutto per il meglio, con 9 punti conquistati in 6 giornate, e invece l’incredibile rimonta subita a Cagliari (da 1-3 a 4-3 in favore dei sardi in soli 15′) ha lasciato il segno in casa blucerchiata. La squadra ha perso nuovamente a Cagliari in Coppa Italia ed è scivolata in casa contro il Parma, lasciando sul campo punti pesanti contro una concorrente. Ad incidere su un inizio di stagione da incubo c’è sicuramente l’incerta situazione societaria, ma i punti persi per strada sono davvero troppi.
In una partita che storicamente fa storia a sé, a rischiare maggiormente è sicuramente Thiago Motta e il suo Genoa. Se per i rossoblu e il suo tecnico si tratta di un match da non fallire assolutamente, più margine di errore e maggiore tranquillità dovrebbe averli la Sampdoria. Anche se un derby è sempre un derby e la spinta in alto o in basso che può imprimere vale sicuramente più dei tre punti.
Le probabili formazioni
Per quanto riguarda le scelte Thiago Motta dovrebbe proporre un attacco a due con Pinamonti–Favilli, date le squalifiche di Agudelo e Pandev e a centrocampo dovrebbero trovare spazio Ghiglione, Cassata, Schone, Sturaro e Andersen.
Ranieri ha invece qualche dubbio in difesa: Depaoli è tornato tra i convocati ma dovrebbe partire titolare ancora Thorsby in un quartetto arretrato con Ferrari, Colley e Murru. Pochi dubbi a centrocampo, mentre in attacco dovrebbe partire dall’inizio la coppia Gabbiadini–Quagliarella.