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Roma, la maledizione dei capitani ha colpito Florenzi. Piacciono Hysaj e Seferovic

Prima Totti, poi De Rossi e adesso Alessandro Florenzi. Due dei simboli della Roma degli ultimi vent’anni sono già andati via. Il più giovane è l’unico reduce, ma anche per lui Trigoria non sembra più essere una seconda casa. Roberto Mancini lo ha elogiato, pronta la risposta dell’allenatore giallorosso, Paulo Fonseca: “Mancini ha detto che per lui è importante? Sono opinioni, forse differenti, ma sempre opinioni. Anche per me Florenzi è molto importante, ma è una questione di opzioni. Nessun giocatore per me, però, è un problema”.

Il problema è tutto per Florenzi, che rischia di perdere l’Europeo. Capitano non giocatore, nelle ultime sei uscite ha visto il campo per appena 27 minuti, senza mai partire titolare. Da punto fermo a terza scelta, superato da Spinazzola e Santon. Un panchinaro di lusso, visto che guadagna 3 milioni di euro. Un ingaggio esoso per questa Roma, che potrebbe cancellare dal bilancio vendendo il suo golden-boy già a gennaio.

Inter e Juve alla finestra con Samp e Lione

Lasciare Roma col rischio di giocarci contro? Per Florenzi potrebbe rappresentare un problema. Inter e Juventus restano alla finestra, pronte ad approfittare di un affare tutto sommato low-cost. Conte lo ha già allenato in Nazionale, e ora cerca qualcuno a cui affidare la fascia destra nerazzurra (soprattutto in caso di cessione in prestito di Lazaro).

La Juventus avrebbe bisogno di un jolly, da poter far giocare praticamente ovunque, ma soprattutto come terzino di spinta, a destra o a sinistra. Ci sarebbe anche il Napoli, ma il clima teso vissuto dal club non aiuta e non invoglia. Proverà a giocarsi la carta del prestito la Sampdoria di Ranieri, che Florenzi lo ha allenato lo scorso anno. E poi la suggestione estero: la Cina non convince, ma il Lione di un suo ex tecnico, Rudi Garcia, potrebbe riuscire a dargli una maglia da titolare per conquistarsi la convocazione a Euro 2020.

In uscita anche Perotti e Kalinic

La Roma ha dovuto fare i conti con parecchi infortuni in questa prima parte di stagione. Davide Zappacosta, in prestito dal Chelsea, tornerà solo a fine marzo. Facile che la Roma lo rispedisca a Londra per curarsi, vista la stagione compromessa. In uscita anche il suo collega di reparto, Juan Jesus: solo tre presenze in campionato, di fatto il difensore che ha giocato meno (escludendo ovviamente l’infortunato Zappacosta).

Il centrocampo ha registrato spesso un’emergenza numerica, quindi non sarà toccato. Discorso diverso per l’attacco, a fare i bagagli potrebbero essere Perotti e Kalinic. Il primo vuole giocare, stuzzica il ritorno a Genova, potrebbe essere interessato anche il Torino. Il croato non ha convinto quando è stato chiamato in causa per far rifiatare Dzeko. Ora è nuovamente fermo per infortunio, la sensazione è che quella contro la Sampdoria sia stata la sua ultima presenza in campionato con la maglia della Roma.

Petrachi si muove per gennaio

Elseid Hysaj è il primo nome sul taccuino del ds Petrachi. L’albanese non è soddisfatto dello scarso minutaggio, dopo l’addio di Sarri è diventato pian piano una riserva. L’infortunio di Malcuit complica una sua cessione già a gennaio, ma la situazione societaria del club di De Laurentiis è talmente burrascosa che potrebbe succedere di tutto in questo mercato. La richiesta per ora si aggira intorno ai 25 milioni, considerati eccessivi. Suggestiva l’idea di uno scambio di prestiti, per sei mesi, con Florenzi.

Petrachi è comunque vigile su un altro profilo, quello di Mohamed Simakan. Classe 2000, gioca nello Strasburgo e all’occorrenza può anche fare il centrale. Piace al Valencia, non è una trattativa facile: dieci presenze in Ligue 1 quest’anno, sulle tredici totali. Non male per un 19enne.

Il terzo nome è quello di Haris Seferovic, vecchia conoscenza del nostro calcio. Il 27enne svizzero è l’attaccante del Benfica, in realtà la trattativa era stata pensata per giugno. Le prestazioni di Kalinic suggeriscono però di accelerare la ricerca di un vice-Dzeko. Seferovic è il primo candidato.

Infine, un esterno d’attacco in caso di partenza di Perotti. L’identikit porta a Dani Olmo, in forza alla Dinamo Zagabria. Lo spagnolo, che piace al Milan, è un punto fermo della nazionale Under 21. Classe 1998, è cresciuto nei vivai di Espanyol e, soprattutto, Barcellona. In questa prima parte di stagione ha collezionato 17 presenze, 6 gol e 6 assist, tra campionato e coppe (Champions compresa). Il suo cartellino si aggira sui 35 milioni, ma è destinato a crescere.