Il Napoli si prepara alla prima grande rivoluzione da quando Aurelio De Laurentiis è presidente. Sì, perché il rifiuto di tornare in ritiro dopo la partita di Champions contro il Salisburgo avrà degli strascichi importanti per gli azzurri. Il silenzio di De Laurentiis, a Los Angeles per impegni cinematografici, dovrebbe preoccupare i calciatori: il presidente starebbe infatti pensando a sanzioni molto salate per i suoi tesserati, che potrebbero vedersi decurtare lo stipendio mensile dal 5 al 25 per cento. Intanto, il primo a pagare sarà Eljif Elmas, per aver rotto il silenzio stampa e aver parlato del Napoli dopo la partita della Macedonia.
Callejon e Mertens via a gennaio?
In tutto ciò tra poco più di un mese irrompe il mercato di gennaio. Da Castel Volturno trapela un sentimento di scontentezza, ma all’orizzonte non ci sono cessioni eccellenti. Josè Callejon e Dries Mertens, due dei pilastri del Napoli degli ultimi anni sono in scadenza di contratto. Il primo ha più di una proposta dalla Cina, il secondo, oltre alle avances dei club della Repubblica Popolare, ha addosso gli occhi dell’Inter. Il diktat in ogni caso è più o meno il seguente: “A gennaio nessuno parte a parametro zero”. Se non sarà a gennaio, sarà in ogni caso a giugno. E in estate a fare compagnia ai due pezzi da novanta potrebbero essere altri gioielli della squadra.
Allan, c’è sempre il Psg
Il destino del brasiliano Allan, a meno di clamorosi dietrofront, sarà lontano dal San Paolo. Le frizioni con la società e le recenti brutte esperienza vissute fuori dal campo con un gruppo di ladri che ha fatto irruzione nella sua villa, lo spingerebbero all’addio a fine anno. Per lui il Psg in estate era disposto a fare follie. Ma all’offerta dei francesi da quasi 75 milioni di euro, De Laurentiis rispose picche: cento milioni era la cifra giusta per lasciar partire l’aex mediano dell’Udinese. Adesso il prezzo di Allan è quantomeno dimezzato, complici le turbolenze con il club e un rendimento che in questo primo scorcio di stagione è stato quasi sempre ai di sotto dei suoi standard. Il estate il Psg dovrebbe rifarsi sotto, ma la sua valutazione potrebbe anche attirare altri club.
Zielinski, altro rinnovo complicato
Sempre a centrocampo potrebbe esserci un altro big a fare le valigie. Si tratta di Piotr Zielinski e in questo casa a spingere per l’addio sarebbe il diretto interessato, che avrebbe bloccato le trattative per il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2021, dopo un furto subito in città da sua moglie. Il centrocampista polacco ex Empoli ha una valutazione che si aggira sui 40 milioni di euro.
Koulibaly verso lo United
Altro pezzo pregiato che potrebbe salutare gli azzurri a giugno è Kalidou Koulibaly. La cessione del senegalese, indicato tra i capi rivoltosi, porterebbe molti soldi nella casse del club campano: la sua valutazione infatti si aggira sui 75 milioni di euro. Su di lui ci sarebbero tutte le big inglesi, con il Manchester United in prima fila.
Insigne, il rebus più difficile
Discorso a parte va fatto invece per Lorenzo Insigne. Il capitano del Napoli stava già vivendo una stagione particolare, anche prima dell’ammutinamento. Prestazioni poco incisive e dissidi (solo tattici?) con l’allenatore Carlo Ancelotti, lo avevano addirittura fatto sedere in tribuna nel corso della partita di Champions League contro il Genk. A 28 anni potrebbe anche decidere di cercare altre motivazioni lontano da casa.
Una stagione da riprendere in mano
È in un clima sempre più teso che Ancelotti deve tentare di salvare la stagione. Il Napoli è a tre punti dall’aritmetica qualificazione agli ottavi di Champions: Liverpool in trasferta e Genk in casa sono i due impegni che chiudono il girone. In Serie A invece gli azzurri sono sprofondati in settima posizione dopo le ultime deludenti prestazioni. La distanza dal quarto posto però è ancora minima: il Cagliari e la Lazio sono a +5 sui campani. Il tempo per archiviare un mese nerissimo c’è, quello per dare una sterzata alla stagione anche. Ora bisognerebbe ritrovare solo un po’ di serenità per permettere al Napoli di tornare a vincere. Questo sì, farebbe bene a tutti.