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Dopo gli interventi, sogno Wimbledon per Nicole Gibbs e Andy Murray

Lontani dai campi per motivi diversi, Nicole Gibbs e Andy Murray si trovano oggi a vivere momenti molto simili, e insieme distanti. Sicuramente per gli interventi subiti, che li hanno costretti a rinunciare a giocare il loro tennis e a saltare l’ultimo Roland Garros. Ma soprattutto per il sogno di poter partecipare al prossimo Wimbledon, in programma dall’1 al 14 luglio. Un sogno già infranto per la statunitense, ma che il britannico continua a cullare.

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La vittoria più grande di Nicole Gibbs

La diagnosi di tumore di tre settimane fa, aveva fatto passare in secondo piano ogni preoccupazione sportiva. E lanciato la ventiseienne di Cincinnati sotto i riflettori dell’opinione pubblica per una sfida che si annunciava più decisiva di ogni altra. Fortunatamente è stato possibile rimuovere il carcinoma mucoepidermoide (una rara forma di cancro delle ghiandole salivari) scovato dal suo dentista, con un intervento chirurgico felicemente riuscito. Anche se non senza conseguenze.

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Quelle che hanno infranto le speranze della Gibbs di poter tornare sui campi in tempo per partecipare alla 133ª edizione dei Championships inglesi. Dopo aver dovuto saltare il Roland Garros, infatti, la tennista aveva previsto dalle 4 alle 6 settimane di recupero, salvo complicazioni… Che sono arrivate, purtroppo. La ferita sul palato sembra essersi riaperta, e – come scrive lei stessa sul suo Instagram @Gibbsyyyy – “mi ritrovo sbattuta fuori dal mio programma di allenamenti e con le qualificazioni di Wimbledon fuori discussione“.

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La speranza di Andy Murray

Tutt’altra storia quella dell’ex numero 1 di Glasgow, dopo il nuovo intervento chirurgico all’anca che gli aveva fatto temere di dover pensare al ritiro dai campi. L’ottimismo trasmesso dal suo medico curante, convinto che Murray avesse il 90% di possibilità di tornare ad essere competitivo in tempo per luglio, sembra non esser stato del tutto campato in aria. Dimostrazione ne sia la sua annunciata partecipazione al torneo del Queen’s.

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Non sento dolore – a dichiarato al Times. – Devo solo vedere quanto possa realmente migliorare l’anca. Vedendo quanto fatto da Bob Bryan, per il doppio dovrebbe andare bene”. E infatti proprio in doppio dovremmo vederlo al Queen’s, in coppia con lo spagnolo Feliciano Lopez. Sarà l’occasione giusta per valutare la possibilità di giocare in singolare nel successivo Grande Slam. C’è tempo fino al 18 giugno per chiedere una Wild Card… Che sarebbe difficile negare a un Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico. Titolo ricevuto nel 2016 (dopo l’oro olimpico e la vittoria proprio a Wimbledon), ma del quale Murray è stato ufficialmente investito solo pochi giorni fa, quando finalmente – pare – è riuscito a inginocchiarsi davanti al principe Carlo. Un altro buon segno che l’anca funziona!

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