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Euro 2020 rinviato al prossimo anno. Uefa e federazioni danno la precedenza ai campionati

ufficiale europeo rinviato

La proposta della Uefa di rinviare Euro 2020 è stata accolta dalle 55 federazioni europee, dall’Eca e dalla FIFPro (la federazione internazionale dei calciatori professionisti). È quindi ufficiale: l’Europeo itinerante è stato rinviato alla prossima estate, quella del 2021, a causa dell’emergenza Coronavirus. La decisione, messa nero su bianco, è arrivata dopo una doppia riunione in conference-call. Nella prima, per l’Italia, era collegato l’ad della Lega di Serie A, Luigi De Siervo. Nella seconda il presidente della Figc, Gabriele Gravina.

 

 

Il torneo sarebbe dovuto iniziare a Roma il 12 giugno. L’Olimpico avrebbe dovuto ospitare tre partite del Girone A, quello dell’Italia (contro Turchia, Galles e Svizzera) e un quarto di finale. Quella in programma quest’anno sarebbe dovuta essere la prima edizione “itinerante”, con 12 Paesi organizzatori. Con finale a Londra, nel tempio di Wembley. Su Twitter la Federcalcio norvegese ha annunciato che si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio 2021, ma per fissare le date ci sarà tempo e il calendario al momento non è una priorità.

 

 

Lo spostamento permetterà a tutti i Paesi europei di portare a termine i campionati in corso, e al momento sospesi, una volta finita l’emergenza. L’idea dei vertici italiani è quella di far giocare i 12 turni rimanenti tra il 2 maggio e il 28 giugno (con la Coppa Italia in settembre), ma molto dipenderà ovviamente dall’efficacia delle misure di contenimento messe in campo dal governo. E anche, da non sottovalutare, dalla diffusione del Covid-19 tra i calciatori. Molte squadre, per contagi tra i tesserati o per aver affrontato di recente avversari positivi al Covid-19, sono attualmente in isolamento. Tra queste Juventus, Inter, Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Udinese e Verona.

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