x

x

Vai al contenuto

Usa, incidente in elicottero. Kobe Bryant, leggenda Nba e dei Lakers, è morto a 41 anni. Con lui la figlia di 13 anni

è morto kobe bryant

Una tragedia che ha sconvolto il basket e tutto il mondo. La star della Nba, Kobe Bryant, è morto a 41 anni in un incidente di elicottero in California, nella località di Calabasas, contea di Los Angeles. Bryant era a bordo del suo elicottero privato con almeno altre 7 persone, oltre al pilota. Tutti i passeggeri sono morti.

La moglie Vanessa non sarebbe tra le vittime, mentre tra le vittime c’è Gianna Maria, la figlia 13enne del campione. Bryant aveva altre tre figlie: Natalia, Bianca e la piccola Capri, nata a giugno. Il velivolo ha preso fuoco una volta precipitato e inutili sono stati i soccorsi. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata la nebbia una delle cause dell’incidente dato che, come dichiarato dalle autorità locali, la visibilità era estremamente bassa.

Le maglie 8 e 24 ritirate dai Lakers

Bryant è sempre stato famoso per i suoi spostamenti in elicottero e quando giocava per i Los Angeles Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles. Dopo il suo ritiro, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e la 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana.

Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che, a Philadelphia, lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia issandosi al terzo posto assoluto della Nba. “Grande rispetto per mio fratello King James”, aveva twittato Kobe.

Una carriera ricca di trionfi

Bryant è considerato uno dei più grandi giocatori Nba di tutti i tempi. Ha partecipato a 18 All-Star Game, durante i suoi 20 anni di carriera con i Lakers. È stata la 18esima scelta del primo turno nel Draft del 1996. Ha vinto 5 campionati Nba, 2 MVP finali Nba ed è stato l’MVP della Regular Season del 2008. E’ stato incluso in 15 All-Star Team, in 12 squadre All-Defensive Team e ha guidato il campionato Nba per numero di punti segnati, per due stagioni. È il quarto marcatore di sempre nella storia Nba.

Cresciuto in Italia

Figlio d’arte, Kobe, prima di impressionare tutto il mondo, era cresciuto cestisticamente in Italia. Dai 6 ai 13 anni, seguendo il padre, Joe Bryant, nei suoi trasferimenti e impara subito la nostra lingua. Tra il 1984 e il 1991, gli appassionati della palla a spicchi di Rieti e Reggio Calabria, ma anche di Pistoia e Reggio Emilia hanno avuto modo di vedere seduto sulle tribune il piccolo Kobe. Ha stoffa da vendere. E lo si capisce ben presto: al rientro negli Usa, frequenta la high school e conquista il titolo statale con la Lower Merion High School, vicino a Philadelfia, la sua città natale.

Ha vinto anche un Premio Oscar

Da giovanissimo, ancora, neanche 18enne, muove i primi passi in Nba. La scelta è degli Charlotte Hornets col numero 13 assoluto, ma Bryant viene girato ai Los Angeles Lakers. Una franchigia che non lascerà mai, dopo vent’anni di carriera, tra il 1996 e il 2016. Nella sua carriera anche la vittoria di una statuetta agli Oscar per ‘Dear Basketball’, miglior cortometraggio d’animazione, due anni fa, sulla sua lettera strappalacrime con cui aveva annunciato il ritiro al basket.

Argomenti