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Corsa o camminata veloce? Benefici, frequenza e come alternarle

Running a Brasilia

Per tenersi in forma è meglio correre o camminare veloce? Entrambe le attività sono accessibili, non richiedono attrezzature particolari e possono essere praticate quasi ovunque, ma i benefici e l’impatto sul corpo sono diversi. La corsa permette di bruciare più calorie in meno tempo e migliora rapidamente resistenza e capacità cardiovascolare, ma richiede un livello di sforzo maggiore e un’attenzione particolare alle articolazioni. La camminata veloce, al contrario, è più sostenibile, adatta a tutti i livelli e sorprendentemente efficace nel lungo periodo, soprattutto per chi vuole dimagrire in modo graduale o costruire una base aerobica solida. Capire quando correre, quando camminare e soprattutto come alternarle può fare la differenza tra un allenamento efficace e uno che porta a stanchezza o demotivazione. Quante volte a settimana allenarsi? Quanto deve durare una sessione? E quali miglioramenti ci si può aspettare? In questo articolo analizziamo benefici, frequenza consigliata e strategie pratiche per combinare al meglio corsa e camminata veloce, creando un percorso equilibrato e sostenibile per tutti, dai principianti assoluti a chi vuole fare un salto di qualità nelle proprie performance. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Ozyuksel durante una gara
(Photo by Akin Celiktas/Anadolu via Getty Images)

Benefici specifici di corsa e camminata

Corsa e camminata veloce condividono molti effetti positivi, ma ciascuna offre benefici specifici che possono orientare la scelta in base agli obiettivi personali. La corsa è uno degli stimoli più efficaci per migliorare rapidamente la capacità cardiovascolare: aumenta la gittata cardiaca, potenzia la resistenza e permette di bruciare un alto numero di calorie in tempi ridotti. È ideale per chi vuole migliorare performance o perdere peso in modo più intenso. Inoltre, favorisce una maggiore produzione di endorfine, con un impatto immediato sull’umore e sulla sensazione di benessere.

La camminata veloce, invece, è più sostenibile e accessibile: riduce lo stress su ginocchia, caviglie e schiena, permettendo allenamenti frequenti senza rischio elevato di infortuni. Aiuta a migliorare la postura, la mobilità e il metabolismo di base, ed è particolarmente efficace per chi inizia da zero o ha bisogno di uno stimolo aerobico moderato e costante. È anche un ottimo strumento per dimagrire nel lungo periodo, perché può essere praticata più spesso e con maggiore continuità rispetto alla corsa.

Frequenza settimanale consigliata per iniziare

Quando si inizia un programma basato su corsa e camminata veloce, la parola chiave è progressività. Per i principianti assoluti, l’ideale è partire con 3 sedute a settimana, alternate da un giorno di riposo per permettere al corpo di adattarsi senza sovraccarichi. Chi sceglie la camminata veloce può spingersi anche a 4 uscite, grazie al minor impatto articolare. Le sessioni dovrebbero durare 30–40 minuti, combinando tratti più veloci a momenti di recupero attivo.

Se si introduce la corsa, è consigliabile alternarla alla camminata (ad esempio 2 minuti di corsa + 3 di camminata), mantenendo un’intensità moderata e concentrandosi sulla tecnica. Dopo 3–4 settimane, quando cuore e muscoli iniziano ad adattarsi, si può aumentare la durata o aggiungere una quarta seduta leggera. L’obiettivo non è “correre ogni giorno”, ma costruire una base aerobica solida senza rischiare infiammazioni o eccessiva fatica. Ascoltare il proprio corpo rimane fondamentale: la frequenza giusta è quella che permette continuità e recupero adeguato.

Metodo run-walk: come applicarlo

Il metodo run-walk è una delle strategie più efficaci e sicure per introdurre la corsa nella propria routine, soprattutto se si parte da zero o si torna ad allenarsi dopo un lungo periodo di pausa. Ideato dal coach Jeff Galloway, si basa sull’alternanza programmata tra tratti di corsa e intervalli di camminata, che permettono di mantenere bassa la fatica, prevenire infortuni e migliorare la resistenza nel tempo.

Per iniziare, è sufficiente scegliere un rapporto semplice, come 1 minuto di corsa e 2 di camminata, da ripetere per 20–30 minuti. Quando il corpo si abitua al ritmo, si può passare a schemi più avanzati — ad esempio 2′ corsa / 2′ camminata, poi 3′ / 2′, fino ad arrivare a 5′ / 1′. L’importante è mantenere la corsa a un’intensità moderata, senza sprint, e utilizzare la camminata come recupero attivo, non come pausa totale. Questo metodo permette di correre più a lungo, ridurre il carico sulle articolazioni e rendere l’allenamento più piacevole e sostenibile. È ideale non solo per principianti, ma anche per chi punta a perdere peso o migliorare gradualmente la propria autonomia senza stressare troppo il corpo.

Running a Londra
(Photo by STR/NurPhoto via Getty Images)

Zone cardio per dimagrire e resistenza

Le zone cardio sono fondamentali per orientare l’allenamento verso dimagrimento, resistenza o miglioramento delle performance. Si basano sulla percentuale della frequenza cardiaca massima (FCmax), che può essere stimata con la formula 220 – età. Per dimagrire, la zona più efficace è la Zona 2 (60–70% della FCmax): è un’intensità moderata che permette di mantenere l’esercizio a lungo, favorendo l’utilizzo dei grassi come fonte energetica. È la zona perfetta per camminata veloce e corsa lenta.

Per migliorare la resistenza aerobica, invece, si lavora soprattutto in Zona 3 (70–80% della FCmax): il ritmo è più impegnativo ma ancora sostenibile, ideale per sessioni run-walk avanzate o jogging costante. Le zone alte (80–90%) sono più utili per allenare la velocità e la potenza, ma non sono necessarie per principianti. Utilizzare un cardiofrequenzimetro aiuta a non andare “troppo forte” nei primi minuti e a evitare cali improvvisi. In sintesi: Zona 2 brucia grassi e costruisce la base, Zona 3 consolida resistenza e ritmo. Alternarle è la chiave per ottenere risultati equilibrati e duraturi.

Scarpe e superfici: cosa scegliere

La scelta delle scarpe e della superficie su cui allenarsi è importantissima per prevenire infortuni e rendere più efficace ogni sessione di corsa o camminata veloce. Le scarpe devono offrire un buon equilibrio tra ammortizzazione e flessibilità, adattandosi al peso e all’appoggio del piede (neutro, supinato o pronato). Per i principianti sono consigliate calzature con ammortizzazione morbida e drop medio, capaci di assorbire gli impatti e accompagnare la fase di transizione tra camminata e corsa.

Anche la superficie influisce molto: l’asfalto è regolare e prevedibile, ideale per costruire ritmo, ma più duro sulle articolazioni; lo sterrato e i sentieri battuti offrono una superficie più morbida e naturale, perfetta per chi cerca maggiore comfort, pur richiedendo attenzione alla stabilità. La pista di atletica è elastica e uniforme, ottima per allenamenti controllati, mentre il tapis roulant permette di gestire ritmo e inclinazione riducendo ulteriormente l’impatto. La scelta migliore è alternare le superfici, in modo da stimolare diversi muscoli e ridurre il rischio di sovraccarichi. Scarpe adeguate e terreni variati rendono l’allenamento più sicuro e sostenibile nel lungo periodo.

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